Le bambine dimenticate

Le bambine dimenticate
Sara Blaedel

Fazi, pubblicato nel Aprile 2017
285 Pagine

Lismette viene ritrovata priva di vita in un bosco in Danimarca. Le circostanze sono molto sospette, la donna è senza scarpe, trascurata e con una lunga cicatrice sul viso, la risonanza al cranio mostra segni di disabilità intellettiva. Inoltre poco prima della morte ha avuto un rapporto sessuale.
Lismette però non è il suo nome vero, è la combinazione di due nomi: Lise e Mette, due gemelle dal destino complicato. Sono infatti due "bambine dimenticate", abbandonate in un istituto per minorati mentali.
A investigare sul caso viene chiamata la detective Louise Rick, una protagonista piuttosto insolita per un giallo. Lei infatti, oltre che essere molto dedita al proprio lavoro, ha un'attiva vita sociale. L'autrice dedica buona parte della narrazione a descrivere il rapporto con il figlio, con la migliore amica e con il vicino di casa e amico sincero. Louise si troverà a collaborare nell'indagine con Rick, un uomo sopra le righe molto diverso da lei. Tra i due colleghi nascerà però una bellissima sintonia.
La trama è intrigante, e l'ambientazione è molto suggestiva. Alcuni passaggi sono forti e di impatto, le donne nel libro infatti subiscono torture e violenze inumane. Ho letto il libro in soli due giorni ed è stato un continuo accrescere di tensione, senza mai avere momenti di stallo.
La particolarità e il punto di forza del libro ritengo sia il fatto che l'autrice non bombarda il lettore di continui avvenimenti complessi e contorti, ma lo accompagna passo passo a scoprire la verità, come fosse un percorso naturale e come se lo stesse vivendo in prima persona. Ci si sente pienamente coinvolti nonostante la narrazione sia in terza persona.
"Le bambine dimenticate" è un bellissimo libro, primo di una trilogia che non vedo l' ora di continuare!

Le bambine dimenticate
Sara Blaedel

Fazi, pubblicato nel Aprile 2017
285 Pagine

Lismette viene ritrovata priva di vita in un bosco in Danimarca. Le circostanze sono molto sospette, la donna è senza scarpe, trascurata e con una lunga cicatrice sul viso, la risonanza al cranio mostra segni di disabilità intellettiva. Inoltre poco prima della morte ha avuto un rapporto sessuale.
Lismette però non è il suo nome vero, è la combinazione di due nomi: Lise e Mette, due gemelle dal destino complicato. Sono infatti due "bambine dimenticate", abbandonate in un istituto per minorati mentali.
A investigare sul caso viene chiamata la detective Louise Rick, una protagonista piuttosto insolita per un giallo. Lei infatti, oltre che essere molto dedita al proprio lavoro, ha un'attiva vita sociale. L'autrice dedica buona parte della narrazione a descrivere il rapporto con il figlio, con la migliore amica e con il vicino di casa e amico sincero. Louise si troverà a collaborare nell'indagine con Rick, un uomo sopra le righe molto diverso da lei. Tra i due colleghi nascerà però una bellissima sintonia.
La trama è intrigante, e l'ambientazione è molto suggestiva. Alcuni passaggi sono forti e di impatto, le donne nel libro infatti subiscono torture e violenze inumane. Ho letto il libro in soli due giorni ed è stato un continuo accrescere di tensione, senza mai avere momenti di stallo.
La particolarità e il punto di forza del libro ritengo sia il fatto che l'autrice non bombarda il lettore di continui avvenimenti complessi e contorti, ma lo accompagna passo passo a scoprire la verità, come fosse un percorso naturale e come se lo stesse vivendo in prima persona. Ci si sente pienamente coinvolti nonostante la narrazione sia in terza persona.
"Le bambine dimenticate" è un bellissimo libro, primo di una trilogia che non vedo l' ora di continuare!
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